
Secondo i dati comunicati il 1 febbraio dal National Agricultural Service del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, nel 2019 la quantità di farina integrale prodotta dai mulini è scesa di circa il 6% rispetto al 2018.
La produzione di grano integrale rappresentava il 5% della produzione totale di farina di grano degli Stati Uniti, in calo dal 5,2% nel 2018 e dal 5,3% nel 2017. Era la quota più piccola dal 5% nel 2014.
In forte controtendenza però i dati del solo quarto trimestre 2019 che segnano, rispetto all’analogo del 2018, un aumento dell’8%.
Nel frattempo, Le cattive condizioni meteorologiche, gli scioperi ferroviari e la forte concorrenza globale nel mercato del grano hanno influenzato negativamente la stagione del grano 2019-20 del Canada.La superficie del Canada seminata a grano è stata ridotta di 40.000 ettari mentre l’area di raccolta ridotta di 162.000 ettari con un calo di produzione di 144.000 tonnellate, scesa complessivamente a 32.35 milioni di tonnellate.
Le esportazioni canadesi di grano e prodotti a base di grano sono diminuite del 10% rispetto al periodo precedente a causa della concorrenza delle grandi forniture globali.
“Le esportazioni continueranno a beneficiare di una maggiore diversificazione ma, fino ad ora durante l’anno commerciale, non è stato sufficiente per compensare il calo di alcuni dei maggiori mercati del Canada, tra cui Stati Uniti, Cina e Indonesia”, secondo le dichiarazioni del Dipartimento per l’Agricoltura Americano. Dopo questi sensibili cali, L’Italia è riemersa come il primo mercato per il grano duro canadese, trainato da una carenza di duro ad alta percentuale proteica disponibile sul mercato interno.
(fonte: www.world-grain.com)