SOMMINISTRAZIONE: riaperture in vista con nuove regole

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Dopo le insistenze di molti governatori regionali, sindaci e amministratori locali preoccupati per la crisi economica indotta dalle chiusure forzate, sembra che il Governo sia intenzionato ad anticipare la riapertura di molte attività, tra le quali quelle della ristorazione, a partire da lunedì 18 maggio.

In vista delle riaperture riguardanti la somministrazione ( che ad oggi interessa anche diversi panificatori che hanno aggiunto la caffetteria e a volte anche il bar alla propria attività di produzione e vendita di prodotti da forno), l’INAIL e l’Istituto Superiore di Sanità hanno redatto una bozza di “DOCUMENTO TECNICO SU IPOTESI DI RIMODULAZIONE DELLE MISURE CONTENITIVE NEL SETTORE DELLA RISTORAZIONE” i cui contenuti principali non sono ancora stati ufficializzati ma comunque vengono anticipati e diffusi da più parti.

Noi, della vecchia scuola, pur prendendo per buone molte di queste anticipazioni che di seguito riportiamo, preferiamo però prudenzialmente attendere la pubblicazione ufficiale che, almeno così è stato anticipato, dovrebbe avvenire da parte dell’INAIL giovedì 14 ed essere successivamente recepita per divenire norma in un DPCM di prossima emanazione.

Poichè troppe volte, in questa folle vicenda del coronavirus, fin qui abbiamo vissuto vissuto di anticipazioni e in molti casi non tutte sono state poi puntualmente recepite nelle norme, essendo contrari per principio a questo metodo assurdo secondo il quale si anticipano decreti ad aprile ma a metà maggio sono ancora in discussione, ci limitiamo a registrare le anticipazioni rimanendo in attesa di leggere i testi definitivi per ragionare più seriamente su quelli.

Interessante comunque notare come, nelle anticipazioni diffuse del documento in questione, l’INAIL sembra avere ripreso quanto previsto dal Ministero del lavoro francese e da noi sottolineato nel post pubblicato ieri nella sezione FORUM

In ogni caso, le misure previste dovrebbero essere indicativamente queste:

  1. Quattro metri quadrati per ogni cliente e 2 metri tra un tavolo e l’altro, quindi da un locale di 40 metri bisognerebbe togliere la superficie delle scaffalature e banchi ed arredi in genere. se rimangono 28 metri di superficie libera potrebbero essere ammesse 28/4 = 7 persone. Da togliere il personale , ovvero se sono 2 banconiere rimane spazio sufficiente per 5 clienti.

Domanda: e se la somministrazione viene fatta in un locale di panetteria o pasticceria? vale questa regola o vale il limite di 1 persona per superfici fino a 40 metri come previsto dal DPCM 26 aprile?

2) Prevedere «il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali», norma molto importante anche per i servizi igienici.

Domanda:se i servizi igienici sono interni e il ricambio d’aria viene fatto con ventola d’aspirazione va bene lo stesso o si chiude il locale?

3) distanziamento dei tavoli non inferiore a 2 metri

Domanda: nel caso si installino pannelli divisori in plexiglass la distanza può essere ridotta?

4) andranno previste tutte le consuete misure di igienizzazione rispetto alle superfici evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati»

Domanda: secondo le pubblicazioni scientifiche l’infettività dell coronavirus viene inattivata da temperature di 60°C per 30 min, 65°C per 15 min e80°C per 1 min (https://www.researchgate.net/publication/340100778_Inactivation_of_coronaviruses_by_heat) . Quindi il passaggio in lavastoviglie è sufficiente? e se non lo è quale detergente va utilizzato?

5) le famiglie potranno presentarsi con una autocertificazione che attesti la parentela, così da sollevare i ristoratori da ogni responsabilità.

Domanda:  …lasciamo perdere….

6) Menù solo su fogli di carta usa e getta o su lavagne, niente di permanente che passi di mano in mano

7) al termine di ogni servizio al tavolo, «andranno previste tutte le consuete misure di igienizzazione rispetto alle superfici .

Queste le anticipazioni, staremo a vedere il decreto…