SCONTI, SUPERSCONTI E INIZIATIVE PROMOZIONALI: MA NOI ABBIAMO SCELTO COME SEMPRE LA SEMPLICITA’ E LA CHIAREZZA

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tutti insieme appassionatamente: ma il carrello (tricolore) si usa nei supermercati, non certo nelle nostre botteghe. E non a caso l’informazione oggi parla solo di supermercati…

Partita ufficialmente l’operazione “Carrello Tricolore”. Che noi non potevano nè possiamo sposare anche perchè, a partire dal simbolo del carrello, non ci appartiene ma, anzi appare tutta in funzione dei supermercati e della grande distribuzione.

Intendiamoci: siamo convinti anche noi che l’inflazione vada combattuta e in questo condividiamo le buone intenzioni del Governo ma non certamente le modalità che appaiono confuse e pasticciate, buone al masismo per dire genericamente che il carrello –  simbolo per antonomasia della distribuzione organizzata – oggi si può riempire spendendo di meno.

Ma andiamo con ordine.

Dopo la firma e la presentazione ufficiale alla presenza del presidente del Consiglio del famoso “patto anti-inflazione proposto dal Ministro Urso e le molte dichiarazioni apparse sui mezzi d’informazione da parte dei firmatari, ci siamo ancor più convinti della bontà della nostra scelta di promuovere un’iniziativa nostra autonoma dei panificatori italiani per cercare di contenerne l’aumento.

Sottoscritto da rappresentanti dell’industria, commercio e distribuzione (nessuno salta l’occasione di un incontro una foto istituzionale a Palazzo Chigi), il patto in questione continua a essere una raccolta di dichiarazioni di buoni intenti nell’ambito del quale ognuno potrà fare ciò che vuole e, perlomeno ad oggi, ai consumatori si è spiegato che tutti faranno qualcosa ma di che cosa si tratti, oltre ad esporre un marchio che rende tutti virtuosi, ancora non si è ben capito.

Scrive bene su “Il Foglio” della scorsa settimana Maria Carla Sicilia:” l’impostazione del patto giustifica qualsiasi decisione le imprese vorranno prendere” e, come fa notare nello stesso articolo, “Il numero dei punti vendita che hanno aderito non è altissimo – circa 20 mila – ma il governo si aspetta che possa crescere “a ritmo esponenziale”. L’industria, dopo settimane di distinguo con le quali sottolineava come i margini si fossero ridotti in modo tale da non poter fare altri sconti o garantire blocco dei prezzi (ma in molti casi l’industria non vende direttamente ai consumatori, dunque poco le serve avere o meno bollini e marchietti…) alla fine ha firmato una lettera di impegni non vincolanti e ha così “manifestato il proprio supporto formalizzando l’intento di richiedere alle proprie associate di valutare specifiche iniziative che possano portare al contenimento dei listini prezzi dei propri prodotti” .  Insomma, dai produttori ai distributori liberi tutti di fare ciò che vogliono perché l’importante non è ciò che si fa ma ciò che si dichiara.

Da parte di tutti i firmatari dichiarazioni di buone intenzioni la cui attuazione, stando alle dichiarazioni, dovrebbe essere controllata dal Governo che vigilerà sulla loro operatività e riunirà periodicamente i sottoscrittori dell’accordo. Rimane il fatto che il protocollo, così come scritto, giustifica qualunque decisione i singoli operatori sia dell’industria che della distribuzione vorranno prendere poiché, fino a prova contraria, vale sempre e comunque l’autonomia e la libertà di ,mercato per ogni singola impresa.

Tutti argomenti che giustificano invece la posizione di distinguo della Federazione Italiana Panificatori che, pur convinta della necessità di fare qualcosa di concreto per fermare l’inflazione ma altrettanto certa che questo qualcosa debba essere chiaro e preciso nonché attuato nel pieno rispetto delle regole del libero mercato senza vigilanze o controlli (ne abbiamo già abbastanza per conto nostro…) ha scelto la strada della chiarezza invitando i panificatori italiani a bloccare il prezzo di due tipi di pane -scelti da ogni azienda in piena autonomia-  dal 1° ottobre al 31 dicembre e segnalando l’iniziativa con la propria locandina e proprio bollino che ogni panificatore aderente all’iniziativa potrà scaricare e stampare CLICCANDO QUI .

LOCANDINA 

BOLLINO