A seguito della ridefinizione del Protocollo di Accordo del Governo con le parti sociali per la prevenzione del Coronavirus, l’INL (Ispettorato nazionale del lavoro), con nota del 9 aprile n. 2181, ha adeguato la ceck list finalizzata a verificare la rispondenza in azienda dei requisiti che sono richiesti dal nuovo protocollo integrato.
Relativamente all’aggiornamento del protocollo, si segnalano, in particolare, i seguenti punti:
- l’incentivazione all’utilizzo di ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
- che siano incentivate le operazioni di sanificazione nei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
- che, fermo restando il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro come principale misura di contenimento, che negli spazi condivisi vengano indossati i dispositivi di protezione delle vie aeree (mascherine)
- in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto, è comunque obbligatorio l’uso delle mascherine chirurgiche o di dispositivi di protezione individuale di livello superiore
- procedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi;
- assicurare ove possibile un piano di turnazione dei lavoratori dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili;
- Per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente, potranno essere individuate soluzioni innovative come, ad esempio, il riposizionamento delle postazioni di lavoro adeguatamente distanziate tra loro, ovvero soluzioni analoghe. L’articolazione del lavoro potrà essere ridefinita con orari differenziati, che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all’entrata e all’uscita con flessibilità degli orari”.