La Corte di Giustizia Europea, con sentenza del 14 maggio 2019, ha segnalato agli stati membri l’ Obbligo di istituire un sistema che consenta la misurazione della durata dell’orario di lavoro giornaliero svolto da ciascun lavoratore» .
In particolare, la Corte, richiamando gli Art. 3, 6 e 16 della Direttiva 88/2003 , ricorda che:
per l’orario giornaliero: «Gli Stati membri prendono le misure necessarie affinché ogni lavoratore benefici, nel corso di ogni periodo di 24 ore, di un periodo minimo di riposo di 11 ore consecutive».
e per quello settimanale:
Gli Stati membri prendono le misure necessarie affinché, in funzione degli imperativi di protezione
della sicurezza e della salute dei lavoratori:
a) la durata settimanale del lavoro sia limitata mediante disposizioni legislative, regolamentari o
amministrative oppure contratti collettivi o accordi conclusi fra le parti sociali;
b) la durata media dell’orario di lavoro per ogni periodo di 7 giorni non superi 48 ore, comprese le ore di
lavoro straordinario».
Mentre “L’articolo 16 della direttiva 2003/88 precisa i periodi di riferimento massimi per l’applicazione degli articoli 5 e 6 della stessa.”
Nel documento la Corte precisa anche che : La qualificazione di ore di lavoro «straordinario» presuppone infatti che la durata dell’orario di lavoro svolto da ciascun lavoratore interessato sia nota, e quindi previamente misurata. L’obbligo di registrazione delle sole ore di lavoro straordinario effettuate non fornisce quindi ai lavoratori un mezzo efficace idoneo a garantire, da un lato, che non sia superata la durata massima settimanale del lavoro, fissata dalla direttiva 2003/88, la quale include le ore di lavoro straordinario, e, dall’altro, che i periodi minimi di riposo giornaliero e settimanale previsti da tale direttiva siano rispettati in qualsiasi circostanza.
E infine conclude conclude che :
“Di conseguenza, al fine di assicurare l’effetto utile dei diritti previsti dalla direttiva 2003/88 e del diritto
fondamentale sancito dall’articolo 31, paragrafo 2, della Carta, gli Stati membri devono imporre ai
datori di lavoro l’obbligo di predisporre un sistema oggettivo, affidabile e accessibile che consenta la
misurazione della durata dell’orario di lavoro giornaliero svolto da ciascun lavoratore.”
Il testo della sentenza nella sezione “Contratto di lavoro /Normativa oppure:
QUI il testo integrale della sentenza.