Luca Vecchiato: lettera aperta ai fornai italiani

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Luca Vecchiato, già presidente della Federazione Italiana Panificatori dal 2008 al 2011, dopo molti anni di assenza sindacale, si rivolge ai fornai italiani con la lettera aperta che volentieri pubblichiamo.

Cari Colleghi, in qualità di ex presidente federale, per la prima volta dopo 9 anni sono stato invitato a partecipare a una Commissione Generale di Indirizzo per analizzare e affrontare la tempesta perfetta che si sta abbattendo, sempre più violenta, sulle nostre imprese; i costi energetici quadruplicati, i costi delle materie prime raddoppiati e un inevitabile contrazione dei consumi stanno facendo crescere uno tsunami che, se non affrontato urgentemente, corre il rischio di affogare migliaia e migliaia di aziende impossibilitate nell’affrontare costi che richiederebbero aumenti dei prezzi di vendita che per i consumatori sarebbero difficili da affrontare.

Tutto questo si preannuncia in un momento dove la sordità assoluta da parte delle istituzioni,, impegnate nel riconquistare il seggio parlamentare la fa da padrone e nonostante il presidente federale abbia nei giorni scorsi incontrato il Ministro delle Attività Produttive On. Giorgetti, illustrando le urgenze e le necessità immediate del comparto, non sono fiducioso che
la parola d’ordine delle istituzioni sia “rapidità di intervento”.

È in questi momenti di difficoltà che la nostra Federazione, fatta da fornai per i fornai, dimostra la sua forza; una forza dettata dalla libertà di difendere i propri uomini e le proprie aziende senza le inevitabili limitazioni che le grandi Confederazioni hanno, impiegate a difendere tutti senza scontentare nessuno.

Ma lunedì sera, pur rinfrancato dalla costruttiva riunione e da queste mie granitiche convinzioni, per le quali per 15 anni ho dedicato tutto l’impegno possibile, una sensazione sgradevole mi attanagliava lo stomaco… la sensazione che questa volta, in questo momento storico, oggi, tutto il lavoro degli organi federali non sia sufficiente.

Per questo motivo, dopo tanto tempo, sento il dovere di rivolgermi a voi, che siete prima di tutto colleghi e fornai come il sottoscritto.
Per tanti anni ci siamo detti, nelle riunioni, nelle assemblee, nei pani in piazza sparsi per il nostro meraviglioso paese, “una Federazione di Fornai, per difendere i Fornai”, ma credo che stavolta la nostra voce non possa essere solamente quella felpata delle analisi normative o legislative, quella dei tavoli per i rinnovi contrattuali dei nostri collaboratori, quella degli innumerevoli incontri al fine di promuovere o modificare norme che impattano sul nostro lavoro.

No, questa volta non sarà sufficiente, questa volta per la seconda volta nella storia di questa organizzazione, ritengo siate indispensabili VOI, i FORNAI ITALIANI, una DOMENICA, nel nostro giorno di riposo, una voce unica, per dare vita a un grande evento, per ricordare a istituzioni, politica, cittadini e anche un po’ a noi stessi, che siamo una forza.
Siamo la forza della notte, spesso dimenticati da tutti, ma che ogni notte lavorano per tutti gli italiani per portare sulle tavole di tutti, indistintamente il “pane quotidiano”.
E va detto chiaramente, tutti insieme, che per la prima volta questa certezza indiscutibile è minata dalla impossibilità di sostenere costi impossibili per poterlo fare. Io credo fermamente che, uniti, gli uomini della notte possano fare la differenza, con le nostre famiglie, con i nostri figli, con i nostri collaboratori per difendere a spada tratta il diritto di fare il nostro lavoro indispensabile ogni notte.

Le tabelle IVA ci dicono che il nostro è un “bene di prima necessità”, molto probabilmente oggi necessitiamo di ricordarlo a tutti con forza, quella forza che solo tutti assieme possiamo avere.
Io ho proposto, nel consiglio nazionale, la convocazione di un’assemblea straordinaria da convocare prima possibile; sarà compito degli organi federali decidere se farla o meno e soprattutto in che tempi.
Intanto prepariamoci a salire su un treno, un bus, un’automobile per dedicare una domenica per difendere il nostro diritto di fare per tutti gli italiani il loro pane quotidiano.

Un saluto a tutti
Luca Vecchiato