CREDITO IMPOSTA AFFITTI: la risoluzione con i codici tributo per usufruirne

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la RISOLUZIONE 39/E del 13 luglio 2020 relativa alla definizione dei codici tributo da utilizzare per fruire del credito d’imposta per affitti in compensazione a mezzo F24.

Il credito in questione è utilizzabile solamente in compensazione ed è riconosciuto  ai soggetti esercenti attività d’impresa un credito d’imposta pari al 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione degli immobili rientranti nella categoria catastale C/1, relativo al mese di marzo 2020, alle condizioni previste dal medesimo articolo 65

Art. 65 
 
              (Credito d'imposta per botteghe e negozi) 
 
  1. Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure
di prevenzione e contenimento connesse  all'emergenza  epidemiologica
da  COVID-19,  ai   soggetti   esercenti   attivita'   d'impresa   e'
riconosciuto, per l'anno 2020, un credito d'imposta nella misura  del
60 per cento dell'ammontare del canone di locazione, relativo al mese
di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1. 
  2. Il credito d'imposta non si applica alle attivita' di  cui  agli
allegati 1 e 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri
11 marzo 2020 ed e' utilizzabile, esclusivamente, in compensazione ai
sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. 
  3. Agli oneri derivanti dal presente articolo si provvede ai  sensi
dell'articolo 126.

E’ altresì riconosciuto il diritto al credito d’imposta ai sensi dell’articolo 28 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34,

Art. 28 
 
Credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso  non
                    abitativo e affitto d'azienda 
 
  1.Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle  misure
di prevenzione e contenimento connesse  all'emergenza  epidemiologica
da COVID-19,  ai  soggetti  esercenti  attivita'  d'impresa,  arte  o
professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di  euro
nel periodo d'imposta precedente a  quello  in  corso  alla  data  di
entrata in vigore del presente decreto, spetta un  credito  d'imposta
nella misura del 60 per cento dell'ammontare mensile  del  canone  di
locazione, di leasing  o  di  concessione  di  immobili  ad  uso  non
abitativo  destinati  allo  svolgimento  dell'attivita'  industriale,
commerciale,  artigianale,  agricola,  di   interesse   turistico   o
all'esercizio  abituale  e  professionale  dell'attivita'  di  lavoro
autonomo. 
  2. Il credito d'imposta di cui al comma 1, in caso di contratti  di
servizi a prestazioni complesse o di affitto  d'azienda,  comprensivi
di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo  svolgimento
dell'attivita' industriale, commerciale,  artigianale,  agricola,  di
interesse  turistico  o  all'esercizio   abituale   e   professionale
dell'attivita' di lavoro autonomo, spetta nella  misura  del  30  per
cento dei relativi canoni. 
  3. Il credito di imposta  di  cui  ai  commi  1  e  2  spetta  alle
strutture alberghiere e agrituristiche indipendentemente  dal  volume
di ricavi e compensi registrato nel periodo d'imposta precedente. 
  4. Il credito d'imposta di cui al comma 1 spetta  anche  agli  enti
non commerciali, compresi gli enti  del  terzo  settore  e  gli  enti
religiosi  civilmente  riconosciuti,  in  relazione  al   canone   di
locazione, di leasing  o  di  concessione  di  immobili  ad  uso  non
abitativo destinati allo svolgimento dell'attivita' istituzionale. 
  5. Il credito d'imposta di cui ai commi 1, 2, 3 e 4 e'  commisurato
all'importo versato nel periodo  d'imposta  2020  con  riferimento  a
ciascuno dei mesi di marzo,  aprile  e  maggio  e  per  le  strutture
turistico ricettive con attivita' solo stagionale con  riferimento  a
ciascuno dei mesi di aprile, maggio e giugno.  Ai  soggetti  locatari
esercenti  attivita'  economica,  il  credito  d'imposta   spetta   a
condizione che abbiano subito una diminuzione  del  fatturato  o  dei
corrispettivi nel mese di riferimento  di  almeno  il  cinquanta  per
cento rispetto allo stesso mese del periodo d'imposta precedente. 
  6. Il credito d'imposta di cui ai commi precedenti e'  utilizzabile
nella dichiarazione dei redditi  relativa  al  periodo  d'imposta  di
sostenimento  della  spesa  ovvero   in   compensazione,   ai   sensi
dell'articolo 17 del decreto  legislativo  9  luglio  1997,  n.  241,
successivamente  all'avvenuto  pagamento  dei  canoni.   Il   credito
d'imposta non concorre alla formazione  del  reddito  ai  fini  delle
imposte  sui  redditi  e  del  valore  della   produzione   ai   fini
dell'imposta regionale sulle attivita' produttive  e  non  rileva  ai
fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5,  del  testo
unico delle imposte sui redditi di  cui  al  decreto  del  Presidente
della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. 
  7.Al credito d'imposta di cui al presente articolo non si applicano
i limiti di cui all'articolo 1, comma 53,  della  legge  24  dicembre
2007, n. 244, e di cui all'articolo 34 della legge 23 dicembre  2000,
n. 388. 
  8.Il  credito  d'imposta  di  cui  al  presente  articolo  non   e'
cumulabile con il  credito  d'imposta  di  cui  all'articolo  65  del
decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18,  convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, in relazione alle  medesime  spese

I codici tributo istituiti sono i seguenti : 

“6930” denominato “Botteghe e negozi – Utilizzo in compensazione del credito da
parte del cessionario – art. 122 del D.L. n. 34 del 2020”;
– “6931” denominato “Canoni di locazione immobili non abitativi e affitto di azienda
– utilizzo in compensazione del credito da parte del cessionario – art. 122 del D.L. n.
34 del 2020”.

QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA RISOLUZIONE 39/E