CONSIGLIO DEI MINISTRI: STATO D’EMERGENZA FINO AL 30 APRILE, stretta sulle Regioni

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella seduta del 13 gennaio, il decreto-legge Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e di svolgimento delle elezioni per l’anno 2021, prorogando al 30 aprile 2021 lo stato di emergenza.

Istituito anche la possibile classificazione di zona bianca  le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e un’incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti.

Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi i negozi all’interno di mercati, centri, gallerie e parchi commerciali, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Attesa per le prossime ore l’ordinanza del Ministero della Salute la nuova riclassificazione delle Regioni:  ROSSE, ARANCIONI E GIALLE : con Rt 1 o con un livello di rischio ‘alto’ o, ancora, con un’incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio moderato, si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso. su queste basi sono attese le seguenti classificazioni:

Tre Regioni vanno in area rossa: : Bolzano, Lombardia e Sicilia.

Sono nove le Regioni che saranno classificate come zone arancione: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta, Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.

Cinque regioni rimangono in zona gialla: Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Molise.

Il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle gialle, sarà in vigore fino al 15 febbraio e non più al 5 marzo. Fino alla stessa data sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni soltanto dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia. Sempre fino al 15 febbraio viene prorogata la chiusura degli impianti sciistici.

Fissato il divieto della vendita da asporto per i bar dopo le ore 18 e la  didattica a distanza al 50% .

Riassumiamo sinteticamente quanto previsto per le varie zone:

QUI IL COMUNICATO STAMPA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.