BATTERIA NUTRIZIONALE: DECRETO PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE

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Si chiama NUTRINFORM BATTERY il nuovo sistema di indicazioni nutrizionali facoltativo (almeno per ora…).

E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 304 del 7 dicembre 2020 il decreto interministeriale sottoscritto dai Ministri Stefano Patuanelli, Teresa Bellanova e Roberto Speranza che istituisce il sistema denominato NutrInform Battery, relativo all’etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari.

Il sistema italiano di etichettatura, rappresentato dalla raffigurazione grafica di una batteria, intende costituire una alternativa al sistema semaforico (NUTRISCORE, già adottato da Nestlè che lo vorrebbe rendere obbligatorio e in Francia anche da Barilla) nasce sulla base delle previsioni dell’art.35 del regolamento 1169/2011 che per chiarezza si riportano di seguito:

Articolo 35
Forme di espressione e presentazione supplementari
1. Oltre alle forme di espressione di cui all’articolo 32, paragrafi 2 e 4, e all’articolo 33 e alla presentazione di cui
all’articolo 34, paragrafo 2, il valore energetico e le quantità di sostanze nutritive di cui all’articolo 30, paragrafi da 1 a 5,
possono essere indicati mediante altre forme di espressione e/o presentati usando forme o simboli grafici oltre a parole o numeri, purché siano rispettati i seguenti requisiti:
a) si basano su ricerche accurate e scientificamente fondate condotte presso i consumatori e non inducono in errore il
consumatore come previsto all’articolo 7;
b) il loro sviluppo deriva dalla consultazione di un’ampia gamma di gruppi di soggetti interessati;
c) sono volti a facilitare la comprensione, da parte del consumatore, del contributo o dell’importanza dell’alimento ai fini
dell’apporto energetico e nutritivo di una dieta;
d) sono sostenuti da elementi scientificamente fondati che dimostrano che il consumatore medio comprende tali forme di espressione o presentazione;
e) nel caso di altre forme di espressione, esse si basano sulle assunzioni di riferimento armonizzate di cui all’allegato XIII oppure, in mancanza di tali valori, su pareri scientifici generalmente accettati riguardanti l’assunzione di elementi energetici o nutritivi;
f) sono obiettivi e non discriminatori; e 
g) la loro applicazione non crea ostacoli alla libera circolazione delle merci.
2. Gli Stati membri possono raccomandare agli operatori del settore alimentare l’uso di una o più forme di espressione o presentazione supplementari della dichiarazione nutrizionale che ritengono soddisfare meglio i requisiti di cui al paragrafo 1, lettere da a) a g). Gli Stati membri forniscono alla Commissione informazioni dettagliate su tali forme di espressione e presentazione supplementari.

Come si vede dalle parti evidenziate, il Regolamento 1169 /2011 non parla di obblighi bensì di possibilità così come, all’ultimo punto, sottolinea come Gli Stati membri possono raccomandare l’uso e NON imporlo.  Fin qui la normativa comunitaria.

In pratica rimangono però le perplessità, più volte espresse, su un’ulteriore complicazione che se può essere gradita all’industria lo è certamente molto meno per le nostrte imprese.

E neppure i consumatori, che sono sempre invocati come il dichiarato beneficiario finale delle norme, sempbrano granchè convinti della questione: la rivista ALTROCONSUMO , infatti ha espresso molto scetticismo al riguardo in un lungo post che è possibile leggere QUI nel quale esprime quantomeno scetticismo sia verso nutriscore sia verso la proposta ” a batteria” italiana che invece è stata fatta propria da confindustria e confartigianato. Cos’ si esprime infatti Altroconsumo:

Parte con le batterie scariche e rischia di mandare fuori strada il consumatore. Stiamo parlando del sistema di etichettatura nutrizionale “a pile” per gli alimenti confezionati che il Governo italiano ha notificato alla Commissione europea. 

QUI IL TESTO DEL DECRETO NUTRINFORM BATTERY