L’assemblea ordinaria federale, nonostante le indubbie difficoltà e complicazioni conseguenti alla modalità telematica obbligatoriamente adottata quale unica soluzione operativa possibile, non ha certo deluso né mancato le aspettative dei partecipanti né gli auspici di dibattito concreto che l’hanno preceduta.


A partire dalla numericamente rilevante partecipazione dei delegati provinciali e regionali, ma anche grazie alle presenze e gli interventi degli ospiti, nelle persone del viceministro dell’Economia e probiviro della Federazione Sen. Antonio Misiani, e di Max Laudadio, con il quale la Federazione ha stabilito da un rapporto di reciproca stima e rispetto nato nell’ambito di un’inchiesta di “striscia la notizia” e successivamente sfociato in una collaborazione oramai consolidata nell’ambito di iniziative a sostegno del volontariato nelle quali Laudadio è particolarmente coinvolto ed attivo.
In merito ai contenuti dei due apprezzati interventi riferirà nel dettaglio il prossimo numero de l’Arte Bianca così come non mancherà di sottolineare la significativa presenza in assemblea dei nostri TOP PARTNER nelle persone del dott. Andrea Gaibazzi (in rappresentanza della Tagliavini FORNI)
e del dott. Massimo Grassi in rappresentanza del Molino Grassi.
Anche se, come già detto il prossimo numero de l’Arte Bianca riferirà in modo ampio e dettagliato sui lavori assembleari non soltanto sugli interventi che abbiamo qui brevemente richiamato ma, più nel dettaglio, sulle varie relazioni presentate.
Entrando nel vivo della parte sindacale dell’assemblea, rinviando alla lettura della relazione integrale del presidente che sarà oggetto di pubblicazione del prossimo numero del nostro giornale, ci limitiamo qui a sottolineare, come già detto in premessa, che le aspettative di discussione concreta, a volte anche accesa e coinvolgente per tutti gli intervenuti non sono certo venute meno.
Come da consolidata prassi statutaria, i lavori assembleari, dopo la presentazione ed approvazione del bilancio federale, sono stati aperti dalla lunga ed articolata relazione del presidente Capello.
L’epidemia coronavirus e la conseguente situazione venutasi a creare hanno certamente rappresentato il motivo di fondo dominante di tutta la discussione, che ha analizzato luci ed ombre dell’esperienza federale fatta nei mesi primaverili ma anche imposto la doverosa e attenta valutazione delle possibili iniziative che la Federazione nelle sue varie attività, articolazioni e partecipazioni (informazione e aggiornamento tempestivo, possibili interventi istituzionali, azioni concrete da promuovere attraverso gli Enti collegati quali Ebipan e Fonsap) potrebbe e dovrebbe mettere in campo nei prossimi mesi che non si prefigurano certamente semplici e presentano più lati oscuri.
Ma, aldilà della questione coronavirus e delle sue possibili e temute ricadute sulle imprese, non sono passati sotto silenzio e in secondo piano questioni che – seppure in molti casi ad essa direttamente o indirettamente collegati e conseguenti – si stanno ponendo con forza e che vanno dall’assoluta necessità di rivedere radicalmente le basi stesse del contratto di lavoro alle difficoltà e prospettive connesse alla rivoluzione digitale che per un verso implicano obblighi stringenti e pressochè immediati di aggiornamenti strutturali che riguardano il software e l’hardware nei rapporti con le istituzioni ( nuove codifiche per la trasmissione telematica delle fatture, lotteria degli scontrini, sistemi di pagamento cashless , passaggio all’ identità digitale, nuovi rapporti telematici con INPS, INAIL e camere di commercio) ma anche la necessità di darsi una visibilità aziendale on line considerando la fortissima crescita delle vendite online così come delle consegne a domicilio, spinte in maniera determinante dal lockdown e che, anche se parzialmente ridimensionate dpo le riaperture che hanno fatto seguito alla prima fase epidemica, oggi potrebbero ritornare in modo prepotente. Strumenti che dovranno necessariamente divenire usuali mezzi di comunicazione con i consumatori per le nostre imprese pena, altrimenti, il lasciare il mercato in mano alla Grande Distribuzione e alle multinazionali come Amazon che stanno già investendo pesantemente anche nel prodotti alimentari freschi.
Come previsto, uno dei punti centrali dell’assemblea – sia perché parte importante dalla relazione del presidente Capello sia perché ampiamente ripreso e dibattuto negli interventi successivi – riguardava l’attività e la strutturazione degli Enti Bilaterali : sottolineata ancora una volta con forza la necessità assoluta che, con il passaggio della presidenza dalla CGIL alla Federazione Italiana Panificatori, in particolare EBIPAN ritrovi lo slancio e le motivazioni iniziali che tanto hanno determinato e consentito la loro crescita e che negli ultimi anni sembrano essersi appannate. Quello che ci si attende è che il passaggio gestionale rappresenti un sostanziale cambio di rotta, una cesura importante e tale da far diventare questi Enti, nei quali la Federazione ha fortemente creduto ed investito finanziariamente e sindacalmente fin dalla loro fase costitutiva, considerandoli strumenti che dovrebbero essere veramente e concretamente utili alle imprese.
Le nostre aziende chiedono alla Federazione un impegno prioritario ed importante in tal senso, e le aspettative per reali ed immediati segnali di cambiamento non potranno farsi attendere. Se la prima ondata dell’epidemia Coronavirus ha messo in luce le incertezze operative e le debolezze organizzative di Enti che proprio in queste situazioni dovrebbero esplicare il loro essenziale ruolo di supporto per aziende e lavoratori, oggi, di fronte alla seconda ondata epidemica e forti dell’esperienze passata, ulteriori tentennamenti non sarebbero più ammissibili né sul fronte della chiarezza necessaria (ad esempio, per quanto riguarda le casse in deroga) né, tantomeno, relativamente ad un impegno totale sul fronte del supporto concreto, ove possibile anche finanziario, alle nostre imprese.