Uno dei temi al centro del dibattito negli ultimi mesi è stato quello delle modalità di sanificazione degli ambienti ed in particolare l’utilizzo a tal fine dell’ozono. Applicazioni mediche dell’ozono sono state anche proposte da lacune strutture ospedaliere sembra con risultati tutt’ora al vaglio delle autorità medico scientifiche.
La disinfezione degli ambienti con ozono, che deve comunque essere fatta in ore nelle quali non vi è permanenza di persone negli stessi e prevede dopo il trattamento un periodo (normalmente qualche ora) di intervallo prima di accedervi rimane una possibilità interessante per gli ambienti che trattano alimenti poichè non creano problemi di tossicità nè implicano l’utilizzo di vapore che potrebbe interferire con le parti elettriche delle macchine e impianti.
Il rapporto del gruppo di lavoro ISS- INAIL era atteso da tempo e lo pubblichiamo qui integralmente.
Pur sottolineando come il rapporto evidenzi i molti rischi connessi all’utilizzo dell’ozono, lo stesso sottolinea che
“Per quanto riguarda specificamente l’efficacia contro il SARS-CoV-2, un’azione disinfettante è, in linea di principio, del tutto plausibile considerando i meccanismi di azione dell’ozono. Per contro, non sono disponibili al momento dimostrazioni dirette dell’efficacia ottenute in studi controllati: questa carenza di informazioni validate non è limitata all’ ozono, ma è comune a diversi principi attivi in valutazione come Biocidi.”
QUI IL RAPPORTO ISS n.56/2020