URGENTE : CONTE ANNUNCIA IL BLOCCO DI TUTTE LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE NON ESSENZIALI

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Il presidente Conte annuncia la chiusura delle attività produttive non essenziali

 

Domenica, 22 marzo ore 8,10

Stanotte il Presidente del Consiglio dei Ministri ha annunciato ulteriori misure di contenimento che stavolta dovrebbero riguardare non solo le attività commerciali non essenziali ma anche quelle produttive.

Ecco la parte di quanto dichiarato da Conte:

Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo: la decisione assunta dal Governo è quella di chiudere, nell’intero territorio nazionale, ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali.

Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati, con le associazioni di categoria, per stilare una lista dettagliata in cui sono indicate le filiere produttive delle attività dei servizi di pubblica utilità, quelli che sono più necessari per il funzionamento dello Stato in questa fase di emergenza.Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di generi alimentari e di prima necessità.

Al momento non è disponibile alcun provvedimento normativo che ci consenta di essere più precisi nell’interpretare quanto dichiarato dal Primo Ministro.

La dichiarazione precisa che il Governo ha deciso di “chiudere..ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali. E, dunque, la produzione  di pane continua poichè certamente rientra nei beni essenziali. 

Per quanto riguarda  panifici e le rivendite di pane facciamo riferimento all’altra parte di dichiarazione: “Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di generi alimentari e di prima necessità“.

Qui la frase è la stessa che già si trovava nel Dpcm 11 marzo, ovvero ” negozi di generi alimentari e di prima necessità

quindi non solo generi di prima necessità (quali, certamente sono, pane e latte e pasta) ma anche generi alimentari:  rimane quindi da capire  se tra i generi alimentari possiamo (come sembrerebbe logico) ricomprendere ad esempio biscotti, grissini, merendine che, riteniamo, i supermercati continueranno a poter mettere in vendita confezionati così come molti altri prodotti (salse di pomodoro, minestre pronte, confezioni di alimenti sottovuoto,ecc.)

Rimane il fatto che quantomeno la produzione di pasticceria fresca e di pizzeria (bianca, rossa farcita, ecc…) potrebbero (e, a rigor di logica, dovrebbe…)  essere tra quelle che Conte ha definito come non  strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali. PERTANTO SI CONSIGLIA DI SOSPENDERE TALI TIPI DI PRODUZIONE  almeno finchè non si avranno altre e più chiare informazioni .

Potremmo pertanto, a nostro modo di vedere, ritenere pertanto ragionevole poter porre in vendita anche i prodotti tipicamente da forno quali biscotti,  merende e prodotti  da prima colazione possibilmente  confezionati magari anche in modo artigianale.  Quanto al divieto di produrre questi ultimi resta da capire, ad esempio, se Barilla o Ferrero continueranno a produrre o meno merendine e se i supermercati continueranno a venderle.

Non potendo al momento dare indicazioni più precise, in attesa di un Decreto che si attende essere emanato in giornata, ad evitare possibili sanzioni anche pesanti, si consiglia prudenzialmente di sospendere o comunque limitare al massimo tutte le produzioni aziendali che non siano strettamente connesse e finalizzate alla panificazione.

Non appena sarà possibile seguiranno su questo sito ulteriori aggiornamenti.