RADDOPPIATI GLI INFORTUNI COVID rispetto alla prima ondata

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I contagi sul lavoro da Covid-19 denunciati all’Inail superano quota 150mila

Le infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto alla data del 28 febbraio sono 8.891 in più rispetto al 31 gennaio (+6,0%). Con il 64,4% dei casi, l’incidenza della “seconda ondata” del periodo ottobre 2020-febbraio 2021 è il doppio rispetto a quella del trimestre marzo-maggio 2020. I decessi sono 499 (+38 rispetto al mese precedente)

L’INAIL ha pubblicato on line il14esimo report nazionale sui contagi sul lavoro da Covid-19  insieme alla versione aggiornata delle schede di approfondimento regionali. Le infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 28 febbraio sono 156.766, pari a circa un quarto del complesso delle denunce di infortunio sul lavoro pervenute all’Inail dal gennaio 2020 e al 5,4% del totale dei contagiati comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) alla stessa data. Rispetto alle 147.875 denunce rilevate dal monitoraggio mensile precedente, i casi in più sono 8.891 (+6,0%).

Alcuni dati:

  • Nel solo mese di novembre un quarto delle denunce.
    Due morti su tre nella “prima ondata” della pandemia.
    Vibo Valentia, Campobasso e Lecco le province con i maggiori incrementi percentuali su base mensile.
    Nel Nord-Ovest il 47,5% dei casi mortali.
    Più contagi tra le lavoratrici in tutte le regioni a eccezione di Sicilia e Campania.
    L’età media è di 46 anni, ma sale a 59 per i deceduti.
    Quasi sette contagiati su 10 nella sanità e assistenza sociale.
    Manifatturiero e trasporti gli altri settori con più casi mortali.

Il report è completato dalle schede con i dati relativi ad ogni singola Regione 

 

LEGGI TUTTO IL REPORT CON LE SCHEDE REGIONALI QUI 

fonte: INAIL