Che la si chiami francesino o sfilatino o baguette, possa piacere o meno, rimane comunque il fatto che quel bastoncino di pane lungo 65 centimetri è uno dei pani più prodotti e venduti nel mondo. E a Parigi ogni anno viene celebrata con un concorso tra i fornai per la migliore baguette parigina.
Anche in Italia questo pane si è imposto nei panifici ma soprattutto come terreno di concorrenza della grande distribuzione: facile da scongelare e cuocere, non ha certo però le stesse caratteristiche di una baguette artigianale fatta come Dio comanda.
Steven Kaplan
Ma questo filoncino oramai simbolo della Francia nel mondo quando e come è nato? ne parla un post con tanto di filmato di Franceculture che qui, in parte, abbiamo tradotto e al quale rimandiamo i lettori più interessati, ricordando che parte importante di quanto riportato nell’articolo originale è stato tratto dai lavori pubblicati da Steven Kaplan, per molti anni professore di storia europea presso il Dipartimento di Storia della Cornell University che ha scritto molti libri proprio sulla storia della panificazione e del pane francese del quale è un grande appassionato. E, dunque, la baguette da semplice pane fatto solo sa farina, acqua sale e lievito a simbolo della Francia. Oggi è probabilmente il tipo di pane più diffuso e consumato nel mondo.
Ma come è nata ?
Lunga 65 centimentri, ha parzialmente sostituito la tradizionale pagnotta di pane in Francia e non solo. Ma la sua storia è molto più recente di quanto si possa pensare.
Ci sono tre leggende sulla sua origine. Sarebbe stato inventato all’inizio del XIX secolo dai fornai di Napoleone. Più leggera e meno ingombrante della tradizionale pagnotta, la baguette sarebbe stata più facile da portare nelle tasche dei soldati.
Ma secondo un’altra fonte, fu un panettiere austriaco, August Zang, a portare la baguette in Francia. Nel 1839, i viennesi aprirono una panetteria a Parigi. Si dice che abbia venduto pane di forma ovale, come quelli trovati in Austria.
Infine, la baguette sarebbe stata inventata mentre erano in corso i lavori della metropolitana parigina, nel 1900. A quel tempo, la forza lavoro proveniva da tutta la Francia e le lotte tra lavoratori bretoni e Alvernia erano frequenti e a colpi di coltello. Per limitare i ferimenti delle coltellate, gli appaltatori avrebbero chiesto ai fornai di progettare una pagnotta che potesse essere rotta senza un coltello.
Ma sarà proprio questa l’origine?
In realtà, la baguette così come la conosciamo è molto più recente e la sua origine è più prosaica.
secondo Stephen Kaplan, storico del pane francese, la baguette è semplicemente un prodotto del 20 ° secolo. È un’evoluzione della domanda urbana. Le persone benestanti in città avevano bisogno di pane fresco più volte al giorno. La grande pagnotta che pesava tra 1,2 e 2 chili era semplicemente troppo grande. E a loro piaceva la crosta più della mollica.
Ma vi sono anche motivi che avevano a che fare con il lavoro stesso del fornaio. Secondo Kaplan, lo stesso Marx
avrebbe detto che i fornai erano come minatori bianchi, avevano un lavoro estenuante, per tutta la notte, e che ciò era disumano. Naque così un movimento d’opinione per opporsi a questa situazione finchè nel 1919 venne emanata una legge che proibiva il lavoro notturno per i fornai. La professione trova quindi un modo più semplice di fare il pane, usando non più lievito madre ma lievito di birra, che rende possibile fare il pane molto più velocemente. La forma slanciata consente di ridurre la cottura a soli 20 minuti.
Ma è anche paradossale la conclusione a cuio oggi giunge Kaplan: “L’interesse per la baguette è sicuramente più importante all’estero oggi che in Francia. I francesi invece si stanno stufando della baguette “