INAIL: PIU’ di 100mila DENUNCE INFORTUNI COVID da gennaio a novembre

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L’INAIL ha rilasciato il rapporto di novembre sulle relativo alle statistiche per denunce per infortunio COVID 19.

Il dato che per primo emerge è che le denunce COVID all’INAIL da gennaio a novembre sono state più di 104mila, un dato preoccupante sia sul fronte della salute che su quello delle possibili conseguenze per le imprese.

Risalta il dato relativo alle denunce del settore alimentare (artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari)  : l’incidenza dei casi di contagio tra le prime due fasi ( il primo periodo va fino a tutto maggio 2020 e il secondo relativo al trimestre giugno-agosto) passa da 0,2% al 7,1% mentre per  terza fase, che comprende i mesi di settembre, ottobre e novembre, segnala nuovamente uno 0,2%.
Relativamente però a quet’ultimo dato, apparentemente tranquillizzante, è l’INAIL stessa a segnalare come, per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Inail, sarà comunque necessario attendere il consolidamento dei dati, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.

Insomma, non è detto che lo 0,2% segnalato sia da considerarsi effettivo in quanto potrebbero esserci denunce ancora in via di perfezionamento.

Per quanto invece riguarda le denunce di decesso causa infortunio COVID si segnala che dei 366 decessi totali dichiarati dall’inizio del 2020, rispetto al monitoraggio del 31 ottobre (332 casi), i decessi sono 34 in più, di cui 20 nel solo mese di novembre. Le percentuali di incidenza segnalano che dei casi totali, le manifatture (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) contribuiscono complessivamente per il  13,7% mentre il commercio all’ingrosso e al dettaglio pesa per il 9,9%.

QUI IL RAPPORTO INAIL NOVEMBRE 2020