
Una situazione che non ha precedenti storici: Faenza, Lugo, Ravenna, Rimini e decine e decine di comuni completamente devastati dall’acqua. Oltre 20% dei panifici fortemente danneggiati, alcuni completamente fuori uso che non saranno in condizioni di poter riprendere il lavoro se non con interventi radicali di ripristino di strutture e macchinari.
La disperazione dei nostri colleghi è evidente.
L’ARTE BIANCA ha cercato più volte inutilmente di contattare Alberto Sala, presidente dei panificatori dell’Emilia-Romagna nonché membro dell’Esecutivo Federale per avere informazioni sulla Festa del Pane di Piacenza: ma sarebbe anche stata l’occasione per avere notizie di prima mano su quello che stava succedendo in Emilia Romangna con l’alluvione. ma, evidentemente, proprio perchè, Piacenza non è stata toccata dal disastro, ha prevalso l’impegno per il Pane in Piazza che, peraltro, si è svolto regolarmente.
Il presidente federale Giancarlo Ceccolini ha immediatamente predisposto quanto necessario per mettere a disposizione dei colleghi danneggiati le risorse del Fondo Solidarietà federale nonché la riapertura della raccolta fondi della Federazione della quale abbiamo dato notizia in prima pagina.
“anche se il centro storico di Ravenna è stato risparmiato grazie all’intervento di Esercito e protezione civile, tutta la periferia cittadina così come Lugo, Faenza e tanti altri comuni sono ancora completamente sommersi. Difficile anche contattare i colleghi delle one più colpite poiché mancano corrente e le linee telefonica funzionano a singhiozzo, ma cerchiamo di darci una mano e di avere notizie uno dell’altro anche grazie al passaparola”.
Il fango rende ancora più difficili e complicati i soccorsi e ci vorranno giorni, forse settimane per poter quantificare i danni che i nostri panificatori hanno subito. La Federazione, pronta a fare la sua parte con il Fondo Solidarietà, fa appello ai panificatori italiani affinchè contribuiscano a dare una mano ai colleghi così duramente colpiti.