Chi sperava che i costi energetici dovessero, prima o poi, stabilizzarsi o che bastasse risparmiare un pò di corrente spegnendo qualche lampadina rimarrà deluso.
Il comunicato di ieri sera di ARERA, l’Autority che fissa i costi energetici, non lascia dubbi su ciò che ci aspetta. Anche se il comunicato stesso si riferisce al solo mercato del consumo domestico tutelato e non al libero mercato, l’indicazione chiara è che stiamo andando verso il disastro. Infatti, se sul mercato tutelato, quindi quello per così dire di sicurezza per coloro che non hanno optato per il mercato libero, si parla di aumenti dell’energia elettrica del 69% e solo grazie agli interventi pesantissimi del Governo (altrimenti si sarebbe superato il 100%), sul libewro mercato sta succedendo di tutto e di più con bollette cresciute a dismisura da 2-3 volte fino a 5 6 volte il valore di un anno fa. Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica la crescita del + 59% del prezzo finale della famiglia tipo (66,01 centesimi di euro al kWh, comprensivo delle imposte) ricordando che un anno fa si parlava di valori intorno ai 6 centesimi : quindi siamo a dieci volte tanto.
L’aggiornamento trimestrale riguarda questa volta soltanto l’energia elettrica mentre Il valore del prezzo gas, che sarà pagato dai clienti per i consumi di ottobre, verrà pubblicato sul sito dell’Autorità – arera.it – entro 2 giorni lavorativi dall’inizio di novembre. L’Autorità ha fornito anche precise informazioni sui meccanismi di fatturazione nel corso del mese di ottobre.
Tabarelli, presidente di NOMISMA ENERGIA, dice chiaramente che
Sulla crisi dei prezzi del gas Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, su Italia Oggi, dice chiaramente due cose: «Un intervento da 30 miliardi contro il caro bollette? Indispensabile, come tutte le misure messe in campo dal governo nell’ultimo anno per sostenere famiglie e imprese». «E non basterà per superare l’inverno, che sarà durissimo: dovremo fare i conti con il razionamento delle forniture».
Continua e insiste Tabarelli: “L’offerta è scesa e finora la domanda non è affatto calata. Sul mercato vi è il panico perché si teme che il gas possa mancare per il prossimo inverno. Per riequilibrare domanda e offerta, dobbiamo mettere nel conto anche il razionamento“.
Quindi, purtroppo, ancora una volta avevamo visto giusto: se il prezzo dell’energia è e sarà sempre più un problema, sarà cruciale il poterne disporre: che’, se razionamento dovesse esserci, i primi a parane il prezzo saranno i fornai e i consumatori.