Al 31 luglio sono oltre 51mila i contagiati COVID 19 sui luoghi di lavoro: questi i dati diffusi dall’INAIL nel rapporto pubblicato dall’Istituto.
Come ovvio, la stragrande maggioranza delle denunce riguarda il settore della sanità che è stato maggiormente coinvolto nell’ondata epidemica.
Ma non sono estranei neppure i settori delle manifatture ( alimentare compreso) nè del commercio e della ristorazione.
Un report che va considerato con attenzione anche alla luce sia del possibile andamento epidemico dopo la riapertura delle scuole che dei controlli, che saranno sempre più serrati e attenti, sulla corretta applicazione delle misure anticovid previste sia dal protocollo per la gestione aziendale del rischio da coronavirus che dagli obblighi relativi alle attività aperte al pubblico del commercio e della somministrazione (informazione alla clientela, obbligo di mascherine, utilizzo dei guanti, messa a disposizione dei disinfettanti, pulizia e disinfezione delle superfici)
alcuni dati del rapporto:
51.363 denunce di infortunio a seguito di Covid-19;
il 71,4% dei contagiati sono donne, il 28,6% uomini;
l’età media è di 47 anni per entrambi i sessi: si ricorda che l’età media di tutti i contagiati segnalata dall’Istituto Superiore di Sanita’ è di 60 anni
gli stranieri sono il 15,9% (otto su 10 sono donne);
gli italiani sono l’84,1% (sette su 10 sono donne)
Le manifatture (alimentare compreso, quello prevalente rimasto aperto durante il lockdown) rappresentano il 2,8% delle denunce mentre la ristorazione il 2,5%.
Preoccupante la statistica dei decessi per coronavirus: le denunce INAIL , quindi relative a contagio sul posto di lavoro, rappresentano un terzo di tutti i decessi covid avvenuti fino al 30 luglio. Per i settori di interesse i dati sono i seguenti:
manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) con il 13,6%
trasporto e magazzinaggio e dal commercio all’ingrosso e al dettaglio ciascuno con il 10,9%
QUI IL RAPPORTO INAIL SUI CONTAGI COVID SUI LUOGHI DI LAVORO FINO AL 30 LUGLIO.
Pubblicati anche dall’INAIL i dati regionali delle denunce COVID 19 al 30 giugno e consultabili, Regione per Regione, QUI .