
In modo del tutto inatteso, durante l’esame in corso al Senato della legge di conversione del decreto AIUTI QUATER, il Governo ha deciso di porre al Senato il voto di fiducia essendo impegnato in modo prevalente sulla legge di bilancio ma soprattutto a seguito del rifiuto dei gruppi di opposizione di ridurre il numero di emendamenti rispetto ai 349 che aveva presentato.
La fiducia, che cancella di fatto gran parte degli emendamenti presentati è stata approvata con un voto che ha visto 105 voti a favore e ben 75 contrari e 3 astenuti.
Ma l’iter di conversione in legge del Decreto è ancora lontano dalla sua conclusione. Infatti, come noto, vi sono 60 giorni di tempo per la conversione in legge dei decreti. Dunque questo del Senato è solo il primo passaggio del provvedimento di conversione che dovrà ora passare all’esame della Camera la quale avrà tempo fino al 17 gennaio per esaminarlo e rivederne i contenuti.
In conseguenza del voto di fiducia risultano esclusi gran parte degli emendamenti presentati al Senato e, fra questi, anche l’emendamento a favore dei panificatori.
Sulla questione abbiamo sentito il sottosegretario Sandra Savino che su quell’emendamento si è fin qui grandemente spesa in seno al Governo.
“Sono molto dispiaciuta per la mancata approvazione di un provvedimento – ci ha detto – che continuo a ritenere fondamentale per la vostra categoria. Intendo continuare ad adoperarmi per i panificatori italiani, una categoria che conosco bene e che merita tutto il nostro sostegno, soprattutto in un momento di grande difficoltà come questo. Sono certa che individueremo, nei provvedimenti di prossima emanazione in materia di aiuti ai costi energetici, il giusto spazio, in linea con quanto avevamo immaginato in fase di predisposizione dell’emendamento al Decreto Aiuti Quater”.
Tuttavia, anche se vi è ovviamente delusione per la cancellazione dell’emendamento, il presidente Ceccolini ha subito affermato che “la Federazione non intende demordere ed è fin d’ora impegnata nel verificare la possibilità che un provvedimento analogo possa trovare spazio nel corso dell’esame del provvedimento da parte della Camera dei Deputati. Rimane però fondamentale – ha continuato Ceccolini – tenuto conto che l’argomento costi energetici è destinato a rimanere predominante anche nel prossimo anno, lavorare affinché il sostegno alle nostre aziende trovi il dovuto spazio e riconoscimento nei provvedimenti che il Governo ha già in programma per il 2023”